In Israele e Palestina, per sostenere le disabilità: Unitalsi e Fish uniscono le forze

gg66971228Tre giorni di incontri tra Betlemme e Gerusalemme, con le massime autorità israeliana e palestinesi per progettare iniziative condivise. “La disabilità diviene mezzo per abbattere ogni barriera culturale”

Fonte: superabile.it – Unitalsi e Fish incontrano le autorità palestinesi e israeliani competenti in materia di disabilità: dal 26 al 29 maggio, tra Gerusalemme e Betlemme, Salvatore Pagliuca e Pietro Barbieri, rispettivamente presidente e coordinatore delle due organizzazioni, sono al lavoro per mettere le basi di progetti e iniziative destinati a palestinesi e israeliani disabili, ma anche per favorire la partecipazione delle persone disabili ai pellegrinaggi in Terra Santa.

La delegazione Unitalsi-Fish ha incontrato due giorni fa, a Betlemme, la Società Antoniana ed ha vistato l’Hogar Nino de Dios, la Caritas Baby Hospital. La Giornata si è chiusa con l’incontro con alcune associazioni di disabili. Ieri, a Gerusalemme, l’incontro con la municipalità della città, con il Patriarca Latino, Fouad Twalecon e la Undp (Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo). Oggi di nuovo a Betlemme, per l’incontro con il sindaco della città, Vera Baboun e con il responsabile di tutte le scuole del Patriarcato in Palestina ed Israele, Padre Fayesal Hijazin per un confronto sul tema delle barriere architettoniche nelle scuole. Si chiude con l’incontro con Edmond Shehade, direttore del Basr (Bethlehem Arab Society Rehabilitation).

Per Salvatore Pagliuca, si tratta di “un’occasione per dare un segnale forte di vicinanza e di solidarietà alle popolazioni che vivono in Terra Santa soprattutto quelle più svantaggiate come le persone disabili. Crediamo che questa iniziativa congiunta con la Fish – conclude – possa rappresentare un segno concreto per costruire quella pace che ha invocato Papa Francesco proprio in questi luoghi”. Per Barbieri, “la disabilità diviene così il mezzo per abbattere ogni barriera culturale, religiosa e geografica e grazie alla collaborazione con l’Unitalsi siamo convinti di potere portare un nuovo modello di solidarietà e di promozione dei diritti delle persone disabili nell’area medio orientale”.